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IMPLANTOLOGIA, COME AVVIENE L'INTERVENTO?

Anche se gli interventi di implantologia sono ormai all'ordine del giorno, molti pazienti nutrono ancora molti dubbi su questa tecnica. Si sa, quel che non si conosce spaventa, ecco perché vogliamo spiegare in parole semplici come avviene l'intervento. Ovviamente si tratta di indicazioni di massima, prima di ogni intervento viene stilato e concordato con il paziente un piano di cura personalizzato.

PRIMA VISITA


Per stabilire se il paziente può sottoporsi ad un intervento di implantologia si effettua una visita dettagliata al fine di conoscere in modo approfondito le condizioni di salute della persona. L'età avanzata non è una controindicazione per l'intervento, lo sono invece condizioni croniche come il diabete, l'osteoporosi e le infezioni sistemiche. Inoltre la bocca per intero, tutti i denti e le gengive devono essere sani, quindi il primo passo è curare questo tipo di infezioni e malattie. La valutazione iniziale, inoltre, deve tener conto di come si chiude la bocca del paziente. In presenza di malocclusioni, l'inserimento dell'impianto va a cambiare l'equilibrio della bocca e bisogna studiarne e prevederne gli effetti per non andare a peggiorare le condizioni del paziente.

PIANIFICAZIONE DIGITALE


Grazie alla CBCT si può effettuare una pianificazione digitale accurata perché si va ad analizzare scrupolosomanete la struttura ossea, tenendo in considerazione le posizioni e i volumi. La CBCT, infatti, permette di ottenere un'immagine tridimensionale della mascella e della mandibola. Inoltre, grazie a questo esame, ci si accerta che le strutture anatomiche contigue alla zona dove si vogliono inserire gli impianti non siano danneggiate: si sta creando la situazione ideale per ottenere una struttura solida e affidabile!

INSERIMENTO IMPIANTI


L'inserimento degli impianti avviene attraverso un intervento relativamente semplice. L'obiettivo è inserire nell'osso un perno in titanio che fungerà da radice artificiale del dente in caso di impianto singolo o da base per l'ancoraggio di un ponte o di un'intera arcata nel caso la riabilitazione implantoprotesica riguardi più denti mancanti. A questo punto bisogna aspettare l'osteointegrazione, il processo in cui la struttura diventa solida e stabile perché l'osso riconosce l'impianto come una parte di sé. Indicativamente il periodo dell'osteointegrazione va dai 3 ai 6 mesi.

RIABILITAZIONE CON PROTESI


Durante il periodo in cui deve avvenire la connessione strutturale tra osso e impianto non si resta senza denti, perché si opterà per una soluzione provvisoria per permettere al paziente di vivere senza imbarazzo, ricominciare a sorridere e mangiare correttamente. Terminata l'osteointegrazione, arriva il momento di riabilitare in modo stabile, con l'inserimento della corona, del ponte o dell'intera arcata fissa a seconda del caso.

RIGENERAZIONE OSSEA


Il caso sopra descritto è quello della situazione ideale. Può succedere invece che al momento del controllo venga rilevato un problema di atrofia, cioè di mancanza di osso. In questo caso il percorso di riabilitazione dei denti mancanti inizia con un intervento di chirurgia rigenerativa. Se la ricotruzione ossea riguarda una grande porzione di tessuto bisogna attendere all'incirca 6 mesi per la guarigione prima di procedere con l'inserimento degli impianti, altrimenti, se la la rigenerazione è limitata, l'inserimento degli impianti può avvenire nello stesso momento. Questa guida indica in modo approssimativo le principali fasi a cui deve sottoporsi il paziente che desidera riavere i denti fissi. Solo una visita in studio con l'odontoiatra può darci le informazioni necessarie per stilare un piano di cura e fare un preventivo personalizzato. Contattaci per sapere come tornare ad avere il sorriso che meriti.




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